La Birreria di Napoli
La nuova vita dell'ex stabilimento Peroni (en)Old Peroni brewery brought back to life
Progetto (en)Project
Cliente (en)Client
Servizi (en)Services
Luogo (en)Location
Area
Fine lavori (en)Completion date
Il centro commerciale La Birreria ha ufficialmente inaugurato nel quartiere Miano di Napoli grazie a un progetto di recupero e ampliamento firmato L22 Retail.
Il centro sorge all’interno di un immobile storico per il territorio, ex stabilimento della fabbrica Birra Peroni. Inaugurato nel 1953, fu uno dei birrifici più moderni dell’epoca rimasto in attività fino al 2005. Una presenza importante nella storia del territorio di Napoli il cui stile architettonico ha profondamente ispirato la realizzazione del nuovo complesso commerciale, che ne “celebra” l’estetica con due interventi paralleli e complementari: il recupero dell’edificio preesistente e la costruzione di una nuova porzione integrata.
Oltre 21.000 metri quadrati di Gla, servito da un parcheggio di 1.300 posti auto e impreziosito da un parco urbano di 7.000 mq.
ll concept ha previsto di dare valore al nucleo storico della fabbrica mantenendo inalterate le facciate in mattoni e il segmento rivestito in pietra, nonché la posizione e la forma di tutte le bucature e i relativi serramenti di cui sono stati conservati i profili metallici esistenti. A questi sono stati applicati internamente nuovi tamponamenti in policarbonato, così da migliorarne le prestazioni custodendo allo stesso tempo la memoria del disegno originario delle finestre. La parte di nuova costruzione, realizzata in calcestruzzo prefabbricato, vede sovrapporre all’involucro una doppia pelle in lamiera metallica stirata, formata da lastre rettangolari con finitura bronzata e tre diverse densità di tessitura, la cui composizione “simula” un rivestimento in mattoni fuori scala che si riconnette - concettualmente e graficamente - con la porzione di facciata preesistente. La stessa lamiera metallica bronzata, ma con finitura liscia, riveste i due grandi portali d’ingresso posizionati rispettivamente sul corpo vecchio e su quello nuovo, identificando gli accessi al centro e unificandone le parti.
L’estetica industriale è miscelata con dettagli che si ispirano a espressioni della tradizione locale, come l’artigianato del ferro, la cultura del cibo e il decor mediterraneo.
La struttura dell’edificio a vista, le componenti impiantistiche non mascherate e l’illuminazione prevalentemente tecnica integrata solo puntualmente da sospensioni decorative, caratterizzano e unificano spazi mantenuti allo stato “ruvido”, dove l’impatto acustico è attutito da porzioni di pannelli fonoassorbenti.
Fulcro del progetto è la Piazza del corpo preesistente, spazio sormontato dai caratteristici lucernari industriali a shed in cui originariamente avveniva l’imbottigliamento della birra. Uno spazio potente quadrangolare in cui è stato inserito un “fungo” centrale vetrato di negozi, circondato da uno shop-front ininterrotto sui quattro lati del perimetro che lo contiene, uno dei quali adibito a foodcourt. Ne risulta una circolazione ad anello da cui partono due gallerie gemelle che conducono alla parte di nuovo ampliamento. La pavimentazione continua ricuce tutto il percorso e garantisce omogeneità, mentre il suo disegno integrato con inserti a granulometria variabile e contrasti cromatici identifica facilmente i flussi e invita a percorrere le vie del centro.
Le gallerie hanno un doppio sistema di fronti vetrina: uno “massivo” a portali rivestiti in ceramica lungo il perimetro dell’edificio e uno “leggero” e vetrato a tutta altezza nei negozi interni. Lungo i loro percorsi si sviluppano i temi decorativi legati all’originario mondo produttivo dello stabilimento: una sequenza concettuale che va dalla materia prima ai temi della lavorazione, degustazione, produzione e conservazione della birra. Tali incursioni decorative sono soprattutto a livello dei soffitti, scanditi da lucernari per l’ingresso della luce solare, e delle loro “escrescenze”, grandi oggetti che rimandano figurativamente a silos ramati e svasati, a botti e a bicchieri nelle velette circolari e nelle lampade sospese.
Un luogo destinato a diventare un nuovo polo di aggregazione e riferimento per la città, un fulcro vitale dove socializzare, trascorrere il tempo libero e usufruire di nuovi servizi.
(en)
The new La Birreria shopping mall has officially opened in the Miano district of Naples thanks to a renovation and expansion project bearing the hallmark of L22 Retail.
The Shopping Mall is located inside an old industrial property: the former Birra Peroni brewery. After opening in 1953, it was one of the most modern breweries of its day that kept running until 2005, when it was closed as part of commercial-industrial strategy linked with the new global market. An important landmark in the manufacturing history of the Naples area, its architectural style exerted a notable influence on the design of the new retail complex, which “celebrates”its aesthetics through two parallel and complementary projects: the renovationof the old building and construction of a new section incorporated in it.
Covering over 21,000 square metres of GLA, served by a car park with 1300 parking spaces, and enhanced by a 7000 square-meter inner-city park.
The architectural design works along two basic lines that converge to conserve and enhance the building’s industrial background. For the old parts, the concept focused on enhancing the building’s historical core (i.e. its most distinctive section) in order to safeguard its original features. These features have mainly been left intact: keeping the brick facades and stone clad section and maintaining the position and shape of all the apertures and fixtures, whose old metal frames have been conserved. New polycarbonate curtain walls have been added to improve the building’s overall performance while holding onto the original window design.
The newly constructed part made of prefabricated concrete covers the shell with a double skin of expanded metal formed out of rectangular sheets with bronze-coated finishing in three different textures, whose composition “simulates” a kind of out-of-scale brick cladding that is conceptually and graphically connected to the old section of facade.
The same bronze-coated metal sheeting (but with a smooth finish) covers the two main entrance gates - as well as the outside of the lobby joining together the silos used for parking. These gates, located in both the old and new sections, mark the entrances to the shopping mall and link together its different parts.
Industrial aesthetics mixed with features inspired by local traditions (such as iron mongery, food culture, Mediterranean décor) inform the interior design.
The building’s exposed structure, its uncovered plant-engineering components, and mainly technical lighting (with decorative suspension lighting incorporated here and there), characterise and unify spaces that have been left in a “rugged” state, whose acoustic impact is toned down by sections of sound-absorbing panelling.
The project hinges around the Plaza in the old section, a space surmounted by distinctive industrial shed-style skylights where the beer was originally bottled. A powerful quadrangular space incorporating a glazed central “mushroom” of store surrounded by a seamless shop-front on all four sides of the surrounding perimeter, one of which is usedas a food court.
This creates a loop where twin arcadesbegin that lead to the newly extended part. The seamless flooring stitchestogether the entire layout and provides continuity, while its design (incorporatingvariable-grain inserts and contrasting colours) easily identifies the flows anddraws people into the mall’s little streets and aisles.
The arcades have a double system ofshop windows: a “heavy” system with gates covered in ceramics along thebuilding’s perimeter and a “light” system (glazed up its entire height) in the shopsinside.
Right across the entire layout there are continual references to the factory’s original manufacturing operations: a conceptual sequence extending from raw materials and ingredients to operations like the processing, tasting, manufacturing and conserving of beer. These decorative features mainly appear on the ceilings, which are decorated with skylights to let in sunlight, and “bulges” in these ceiling, large objects that metaphorically evoke copper-coated silos, barrels and glasses in the form of circularribs and hanging lamps.