Porte dello Jonio

Lo spazio si trasforma in una narrazione popolare (en)Local craftmanship transforms the space

Il progetto per Auchan Taranto ha interpretato il tema trasformando lo spazio in racconto, una narrazione “popolare” che parla del luogo, dei suoi talenti, delle sue vocazioni e della sua cultura materiale. (en)Interior spaces inspired by local craftsmanship and the distinctive structural features of farmhouses in Puglia.

Progetto (en)Project

L22 Retail, L22 Engineering & Sustainability

Cliente (en)Client

Gallerie Commerciali Italia

Servizi (en)Services

Concept, progetto architettonico preliminare, definitivo ed esecutivo, progetto impiantistico elettrico e termotecnico, LEAD consultant, coordinamento interdisciplinare (en)Concept, preliminary, final and executive architectural project, LEAD consultant, interdiscipinary coordination

Luogo (en)Location

Taranto

Area

87.000 mq (en)87.000 sqm

Fine lavori (en)End of work

2018

Il centro Auchan di Taranto era una struttura con diverse criticità – nell’immagine architettonica e nella sua visibilità, nell’offerta funzionale e di servizi, nel comfort microclimatico interno – ma ancora capace di attrarre un elevato numero di visitatori e di esprimere un buon potenziale: in ottima posizione rispetto al centro città e ben radicato nel territorio. Dalla necessità di dare un forte e chiaro segnale di rigenerazione si trattava di riattivarne le potenzialità con un nuovo concept in grado di riallineare il centro ai più “esigenti” standard commerciali e architettonici contemporanei.

Il progetto ha interpretato il tema trasformando lo spazio in racconto, una narrazione “popolare” che parla del luogo, dei suoi talenti, delle sue vocazioni e della sua cultura materiale.

Vincitore del premio CNCC Design Award nella categoria Refurbishment, il progetto gravita su un’area di 87.000 mq ed è composto di due parti: il restyling del centro commerciale esistente, un edificio di 30.000 mq, e un ampliamento con un nuovo volume di 10.000 mq accorpato al primo a formare un unico organismo architettonico. L’insieme è reso omogeneo in facciata da mascherature di verde rampicante e scandito da tre grandi nuovi portali - fortemente riconoscibili - che con i loro volumi monumentali e con l’emergenza in facciata della food court segnano gli ingressi alle gallerie interne.

All'incrocio delle gallerie - con struttura a rete allungata - si aprono i “Cortili dei Mestieri” , quattro piazze dedicate ai saperi artigianali del territorio tarantino: i vasai, i ceramisti, i pescatori, gli intrecciatori.

Omaggi declinati in forma di pattern grafici sulle lunette delle vetrine e in libere composizioni di lampade a sospensione che richiamano gli intrecci di vimini, le ceramiche decorative di Grottaglie, la lavorazione della terracotta (le capase), le nasse dei pescatori. Il “cortile dei pescatori”, in particolare, corrisponde all’area di ampliamento e si distingue per la copertura piana in policarbonato (con carico solare opportunamente controllato da tende anti UV) e per la pavimentazione che riprende i marmi esistenti ma rivisitandoli in chiave contemporanea.

Gli assi lunghi delle gallerie sono invece caratterizzati dagli elementi tipici delle masserie pugliesi, con intonaco a grana grossa dai toni chiari, archi incrociati, volte e pergolati che fungono anche da ombreggiamento regolando l’intensità della luce naturale proveniente dalle vetrate di copertura sovrastanti: le coperture vetrate erano infatti una delle criticità del centro Auchan prima dell’intervento, troppo permeabili all’abbagliamento solare nonostante la gradevole sensazione di passeggiata “a cielo aperto” che sapevano offrire.

La food court affronta un’altra criticità: la crescente importanza della ristorazione nel retail dei centri commerciali ha portato a rimodularne lo spazio con un layout per circa 200 posti (contro i 150 precedenti). Un ambiente - il “cortile dei ceramisti” - flessibile in funzione del target, dei modi di utilizzo e dei tempi di permanenza, e reso percettivamente caldo da un coronamento in doghe di legno. Il progetto di Light Design – sia decorativo sia tecnico – completa il tutto con accurate combinazioni di fonti di luce (diretta, indiretta, ad ottiche orientabili o wall-washer ecc.) accuratamente assegnate ai diversi ambienti, interni edesterni, per ottenere da ognuno rese ed effetti ottimali.

BIM: progettazione integrata

Per il progetto del centro L22 ha seguito anche tutte la parte impiantistica, elettrica e termotecnica. Insieme con il progetto architettonico, tutto il processo è stato implementato in ambiente BIM, confrontando e interpolando, fin dalle prime fasi progettuali e durante tutto lo sviluppo degli esecutivi, diversi scenari di simulazione per l’assorbimento energetico al fine di trovare attraverso logiche di Business Intelligence le soluzioni migliori sulla base di criteri oggettivi e valutarne i risultati.

Un progetto dai contenuti umanisti ed artigiani, quindi, ma scrutatie sviluppati con le lenti digitali del Building Information Modeling. Il progetto si candida per il BIM&Digital Awards.

(en)

Auchan Shopping Mall in Taranto was plagued with faults: its architectural image and visibility, its amenities and services, the comfort level of its  interior microclimate - nevertheless, it still attracted plenty of visitors and was full of potential: set in an excellent location in relation to the city centre and deeply rooted in its setting, over the years the mall has developed strong ties with its users. Nevertheless, its structural design is now obsolete and too plain and simple. In order to convey a clear and powerful sense of regeneration its potential had to be brought to the fore through a new concept bringing the mall in line with the most “stringent” modern-day commercial and architectural standards.

The project is based on turning the space into as tory, a “popular” tale about the location, the talent it holds, its vocations and its material culture.

Winner of the CNCC Design Award in the category Refurbishment, the project hinges around an area of 87,000 m² and is composed of two parts: the restyling of the old shopping mall (a 30,000 m² building) and the addition of a new 10,000 m² structure connected to the first to create one single architectural organism.The overall construction is brought together across the facade by a mass of climbing plants and three large newgates, whose monumental structures are lightened up high round lateral openings that instantly catch the eye. The three gates and food court protruding out of the facade mark the entrances to the internal arcades.

The arcades have an elongated web-like structure with two long axes parallel to the facade and fourshort axes perpendicular to the façade, where the mall entrances are located.There are four plazas (called “craft courtyards”) at the intersection of these axes, devoted to craftsmanship in the Taranto area: its potters, ceramic artists, fishermen and weavers. The tribute to these crafts is embodied in the graphic patterns on the lunettes of the glass windows and the freely arranged hanging lamps that call to mind wickerweaves, Grottaglie’s decorative ceramics, terracotta urns (le capase) and fishing pots. The “fishermen’s courtyard” is located in the extension area and stands out for its flat polycarbonate roof (with curtains providing shatter against the sun’s UV rays) and its floor made of old pieces of marble given avery contemporary twist.  

The long axis of the galleries incorporate typical features of farms in Puglia with rough-grain plasterwork in clear colours, criss-cross arches (rendered asymmetric in the hypermarket arcade by the difference in height between the two sides) and vaults/pergolas that also provide shade against the bright natural light coming through the glass panels in the roof above: the glass roofs were one of the main issues with Auchan Shopping Mall before the project was carried out, since they were excessively permeable to blinding sunlight, despite the pleasant feeling of being in an “open” promenade they offered.

The food court deals with another key issue: the growing importance of food and drink in shopping malls meant this area was given a new layout for accommodating about 200 people (compared to the previous 150).

The light design project - both decorative and technical - completes the overall design through a careful combination of light sources (direct, indirect, directional or wall-washer etc.). The most effective light source was chosen for each separate indoor/outdoor setting.

BIM: integrated design

L22 also handled all the plant-engineering, electrical/heating systems and architectural design of the project. The entire process was implemented by means of BIM, comparing and interpolating various energy-absorption scenarios right from the very first phases in the design work and throughout the entire executive process, in order to come up with the objectively best solutions (based along the lines of business intelligence) and assess the results they produced. The project focused on people and craftsmen, all carefully worked out and developed through the digital lenses of Building Information Modelling. The project has been nominated for the BIM&Digital Awards.