Caselli Daziari - Arco della Pace
Vivere la storia in un luogo simbolo della città (en)A passage way has been turned into a rest area and somewhere worth visiting
Progetto (en) Project
Cliente (en) Client
Servizi (en)Sevices
Luogo (en)Location
Superfici (en)Area
Fine lavori (en)End of works
L22 firma il progetto di restauro e rifunzionalizzazione degli ex caselli daziari dell’Arco della Pace, mettendone in luce l'affascinante scenario.
La società Pessina Costruzioni ha incaricato L22 di svilupparne il progetto di rifunzionalizzazione attraverso il totale restauro e risanamento conservativo, per la salvaguardia e conservazione degli elementi storico-artistici, architettonici e ambientali. Valorizzare i metri quadrati delle due strutture identiche fra loro, ai due lati dell’Arco, permettendo a tutti di vivere la storia.
Il casello di Levante diventerà il polo destinato alla divulgazione e sperimentazione della cultura alimentare, dedicato alla ristorazione e agli eventi legati al food. Il casello di Ponente, ripensato per ospitare eventi per la valorizzazione delle eccellenze di Milano e della Lombardia, sarà il polo di diffusione dell’arte e della cultura del territorio.
L’intervento dà un senso inedito alla loro spazialità interna moltiplicandone le possibilità di fruizione, trasformando un luogo di passaggio – caratteristica originaria dei dazi – in un luogo di sosta e visita.
Uno dei punti focali della riqualificazione è quello di migliorare percezione e fruizione dello spazio a tutta altezza dell’atrio concentrando l’attenzione su insoliti punti di vista. Il cono visivo tra monumento e verde del parco è conservato e i vestiboli diventano ambienti che affacciano sulla piazza generando nuove visuali tra i caselli. Preservando e valorizzando al meglio le potenzialità intrinseche degli edifici storici, gli interventi architettonici risultano silenziosi e complementari al nuovo duplice programma funzionale – ristorazione e location per mostre. Anche per le necessarie demolizioni delle superfetazioni lontane dal progetto originario come comignoli sulle coperture, tubazioni in facciata, serramenti, pavimenti, controsoffitti, porte e tamponamenti, il principio guida è quello di minimizzare gli interventi per l’insediamento delle nuove funzioni.
Con lo stesso spirito di rispetto verso il passato che guida tutto il progetto, sono stati introdotti alcuni elementi architetturali, che rendono contemporanea l’immagine generale dei caselli.
(en)
L22 designed the project to renovate and re-functionalise the former Customs Houses near the ‘Arco della Pace’, showcasing their eye-catching setting.
Pessina Costruzioni commissioned L22 to design a re-functionalisation project focused on complete renovation and conservative restoration to safeguard and protect all the historical-artistic, architectural and environmental features. The aim was to enhance every square metre of the two identical constructions on either side of the Arch, so everybody can get an idea of their history.
The East Customs House will become a centre for promoting and experimenting with food culture dedicated to gastronomy and food events. The West Customs House, now redesigned to host events showcasing the best Milan and Lombardy has to offer, will become a centre for promoting local art and culture.
The project redesigns and redevelops their interior spaces so they can be used for numerous new purposes, transforming a transition place - the original purpose of customs houses - into somewhere to rest or visit.
One of the focal points of the redevelopment project is to improve how the full-height lobby space is perceived and used, focusing attention on unusual viewpoints. The visual cone between the monument and surrounding park is conserved and the lobbies become premises overlooking the square to generate new viewpoints between the customs houses. By preserving and enhancing the intrinsic potential of these historical buildings as effectively as possible, the architectural works is low-key and complementary to the two new purposes – food culture and providing a location for exhibitions. Even in the case of the necessary demolition of structures completely unrelated to the original design, such as the chimneys on the roofs, tubes on the facades, windows, floors, double ceilings, doors and curtains structures, the guiding principle is to minimise any alterations made to accommodate the new functions.